martedì 5 maggio 2015

Milano 3 Maggio 2015: La mela reintegrata di Michelangelo Pistoletto


3 maggio, Piazza Duomo Milano. 
ArtStation#1, con tantissime altre persone; artisti, giovani, anziani, uomi, donne, bambini, bambine, ragazze e ragazzi, italiani, tunisini, cinesi, giapponesi, indiani, inglesi, americani, spagnoli, francesi, russi, ucraini...il mondo, l'universo. 
Tutti insieme in una grande performance, a rappresentare il Terzo Paradiso e La mela reintegrata








domenica 18 gennaio 2015

Conferenza stampa del 14 /01 presso la Leuci : L'intervista

Cittadellaluce
dalla fabbrica di lampadine all'Hub creativo urbano
Polo della ricerca applicata e dell'innovazione manifatturiera



http://www.teleunica.tv/content/show/ContentId/15690/CatId/64
segui l'intervista

giovedì 15 gennaio 2015


7°giorno
"Una Luce che si accende, che inspira ed espira all’interno di un luogo abbandonato al silenzio, a quel silenzio pieno che scoppia nell’indifferenza e nella rinuncia. 
Sempre presenti, alle porte di questo non-luogo privo da tempo di socialità, i Rimasti inseguono una speranza, la speranza di rinascere e a pieni polmoni urlare, questa volta per farsi ascoltare.
Le forze che inseguono questa sempre meno utopica visione si caricano della forza dei sogni e della speranza dei giovani che la sostengono.
Qui si favorisce la partecipazione e la comunicazione, la relazione e la collaborazione.
Qui si progetta verso il bene comune un nuovo modo di vivere il futuro e il territorio.
“Qui si rispettano quelle leggi non scritte che risiedono nell’universale sentimento di ciò che è giusto e di ciò che è buon senso”
La Luce si fa sempre più forte e riempie pian piano gli spazi.
Riempie le discussioni di una carica positiva che abbatte i muri e gli ostacoli, sulla via della sovranità cittadina.
La luce illumina la città, partendo da una piccola lampadina in una vecchia scatola di uno spazio abbandonato.
Qui risiede la storia, pronta per essere riscritta, senza cancellare ciò che è stato, qui si utilizza un nuovo modo di vivere il nostro tempo.
L’arte come mezzo di trasformazione, l’arte come forma più sensibile del pensiero, accessibile a tutti e per tutti.
Ora che la luce sembra riuscire ad illuminare anche la notte queste nuvole incessanti trovano un nuovo rivale, l’attiva partecipazione di ogni membro promotore che cavalca la felicità attraverso la forza dei valori che sta proponendo alla sua città."
Nella Città della Luce noi facciamo così!
V.

mercoledì 14 gennaio 2015

6°giorno
Art Station#1 a Cittadellarte-Fondazione Pistoletto

"L'armonia esistente fra la polis e gli individui che la componevano era assimilata così a quella esistente in natura fra il tutto e le sue singole parti. In virtù di una tale corrispondenza l'uomo greco era portato a sentirsi organicamente inserito nella sua comunità. Ognuno trovava la propria realizzazione nella partecipazione alla vita collettiva e nella costruzione del bene comune"
5° giorno
Art Station#1 a Cittadellarte-Fondazione Pistoletto

"Progetto Arte si fonda sull'idea che l'arte è l'espressione più sensibile e integrale del pensiero ed è tempo che l'artista prenda su di sé la responsabilità di porre in comunicazione ogni altra attività umana, dall'economia alla politica, dalla scienza alla religione, dall'educazione al comportamento, in breve tutte le istanze del tessuto sociale". (M. Pistoletto, Manifesto Progetto Arte, 1994)

Il Terzo Paradiso
Coltivare le città


4°giorno
Art Station#1Cittadellarte-Fondazione Pistoletto

"Il dialogo tra polo positivo e polo negativo della lampadina genera corrente. Se non c'è dialogo non avviene il riconoscimento dei collegamenti tra le proprie conoscenze e quelle altrui. Un collegamento, questo, che arriva senza mediazioni ragionate: semplicemente affiora attraverso lo scambio. Così il lampo di genio arriva improvviso, condiviso, tra chi urla e chi è in grado di ascoltare." V

"Quadro di fili elettrici Tenda di lampadine" M.Pistoletto (1967)
 — conValentina Goretti.
3°giorno
Art Station#1 a Cittadellarte-Fondazione Pistoletto, per imparare...

"Prima che accada, la creazione è sempre invisibile. E noi dobbiamo scommettere su quell'invisibile." Edgar Morin
 — con Valentina Goretti.